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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

TASSE, SINISTRA E "POTERE PREDITTIVO" di Thomas Fazi*

*Riprendiamo da Sollevazione Da un paio di giorni è salita alla ribalta la proposta del neo-segretario del PD Letta di istituire una tassa sulla successione per i patrimoni oltre il milione, così da “aiutare i giovani”. Una mossa furbetta e ingannatrice del segretario piddino: si vuol dare una verniciata di sinistra al liberismo del suo partito  mascherando il bieco europeismo. Ci vuole poco a capirlo, tuttavia in diversi sono caduti nella trappola. Tra questi anche l’amico  Marco Veronese Passarella . Questi scrive nella  sulla sua pagina facebook : «La discussione sulla tassa di successione ha il grande merito di rivelare immediatamente la collocazione politica di ciascuno: chi è favore, è un liberale (centro); chi è contro, è un conservatore (destra); chi è a favore, ma pensa che non basti a garantire una distribuzione equa, è un socialista (sinistra). Nessun’altra informazione conferisce un potere predittivo così forte». Il discorso sembra non fare una piega… Invece (altro che “for

PROBLEMI DEL DDL ZAN. CONSIDERAZIONI POLITICO-IDEOLOGICHE di Emanuele Quarta

Riprendiamo da " La Riscossa " Nelle ultime settimane il dibattito politico si è concentrato massicciamente sull’approvazione a breve del DDL Zan. Il DDL (disegno di legge) in questione mira a penalizzare tutti quegli atti, fatti o comportamenti istigatori di violenza o odio per motivi attinenti l’orientamento sessuale o l’identità sessuale. Nello specifico, il disegno di legge prevede una modifica agli articoli 604bis e 604ter del codice penale, che puniscono (il 604bis) “propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazioni razziali e religiosi”; mentre il 604ter prevede delle circostanze aggravanti nel caso di reati commessi per gli stessi motivi di discriminazione razziale e religiosa. Il ddl Zan prevede, come si diceva prima, una aggiunta, una nuova fattispecie: “oppure fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”. Quindi si prevede di una nuova fattispecie penale in aggiunta alle motivazioni di odio razziale e religioso.   La “volontà del

RIFLESSIONI ATTUALI di Simone Lodovici

  Cari lettori e Care lettrici, In questo articolo voglio elaborare una breve riflessione sui tempi attuali, parlandone a livello generale e ponendo come primo punto di partenza una brevissima disamina su un'opera importantissima, figlia del Rinascimento italiano e oggigiorno rappresentante non solo il nostro paese ma anche la   nostra specie: l'Uomo Vitruviano. Questo disegno, conservato nelle Gallerie dell'Accademia a Venezia, è stato ideato intorno intorno al 1490 dal genio universale che rappresenta il nostro paese nel mondo, Leonardo da Vinci (1452-1519), e   raffigura un'uomo posto al centro di due figure geometriche: il cerchio ed il quadrato,  l'Universo e la Terra, la Creazione. A prima vista non sembrerebbe, ma in tutto ciò è racchiusa l'essenza della filosofia rinascimentale che espressa molto semplicemente si può riassumere così: l'essere umano è in grado di conoscere l'Universo perché è formato dalla stessa forza che produce il mondo

GIOVANI ED UNIONE EUROPEA di Filippo Dellepiane

Ecco un argomento di cui certo non è facile parlare. Proviamoci, tuttavia, con l’ausilio dei dati. Chiaramente -necessaria puntualizzazione - a differenza dei nostri nemici li utilizzeremo soltanto come rampa di lancio per una trattazione che si spera più approfondita, né banale né semplificante. Secondo una ricerca condotta da EP-Eurobarometer - poco più del 40% dei giovani italiani ha un’opinione positiva sull’Unione Europea. A fronte, dunque, di un 60% scarso che ha un’opinione più o meno negativa sull’Europa politica. I dati sono anche soggetti alle fluttuazioni relative alla pandemia, che ha avuto il “pregio” di mostrare a fasi alterne il vero volto diabolico dell’Ue. Visto che i dati vanno però interpretati devo subito rilevare alcune incongruenze, dalle quali possiamo iniziare un’analisi che pretende di essere un minimo dettagliata. Anzitutto, quelle percentuali non possono essere prese troppo seriamente per alcuni motivi molto semplici: in primo luogo, la qualità del campio

COMUNICATO SULL’INCRESCIOSO FATTO DI FANO di Redazione LaPrimaLinea

Nei giorni scorsi si sono moltiplicate le notizie riguardo a ciò che è successo a Fano ad un ragazzo della nostra stessa età, vittima di un vile atto di coercizione. I fatti riportati ben rappresentano lo stato misero in cui il governo e il potere ci ha ridotti in questi mesi: ad una segregazione che oramai non ha più da tempo il sapore di una “misura medica”, bensì di Apartheid. Situazione che avrà sicuramente seguito nei mesi a seguire con l’introduzione di pass vaccinali e green card. Il ragazzo in questione ha saputo trovare il coraggio di opporsi alle misure liberticide che si susseguono da ormai svariati mesi, invocando a sé il diritto alla resistenza. Noi siamo con lui, perché sappiamo cosa significa (non) andare in ateneo e/o a scuola con la mascherina, quanto ci si senta stanchi a livello psicofisico e quanto sembrino, oggi più che mai, necessarie azioni estremi e simboliche. Non dobbiamo cedere al ricatto del potere dello stato centrale che, attraverso i suoi sgherri, c

IL MESSAGGIO DELL'ARTISTA di Simone Lodovici

  Cari lettori e Care lettrici, In questa settimana, come sappiamo, una questione ha fatto molto discutere:la diatriba fra la Rai e Fedez. La questione   può risultare molto semplice all'apparenza ma, come spesso accade, diventa sempre più controversa e complicata ogni volta che ci si addentra nel dettagli. Veramente tantissime sono state le opinioni che si sono espresse sia a favore che contro il famoso cantante , pertanto in questa sede non farò l'ennesimo resoconto della vicenda ma voglio prenderla come punto di partenza per una riflessione più ampia. Il ragionamento che voglio porre parte da una semplice domanda: un cantante può parlare così apertamente di politica? La risposta che conferiscono a questo interrogativo è un semplice e sonoro Sì, perché la musica, quella seria s'intende, è per sua natura impregnata di politica ed è sempre stata impiegata sia per suscitare forti emozioni sia per trasmettere messaggi di apertura mentale e consapevolezza. Pertanto i cant

RIFLESSIONI SUL CONFORMISMO -Parte Prima - di Giacomo Fontanari

  Qualche giorno fa, durante un momento di riflessione su cosa sia veramente il conformismo, ho visto contrapporsi due diversi stili di vita che caratterizzano la quasi totalità delle persone: da una parte un moderato conformismo (indotto) e dall’altra uno stile di vita che si concretizza in un consistente anticonformismo figlio del mio orientamento politico. Credo sia essenziale specificare che non si tratti di anticonformismo visto come il disprezzo verso ciò che fa la massa per il puro voler andare controcorrente, ma dell'atteggiamento di colui che non vuole essere un cagnolino obbediente e che quindi prova disprezzo verso ciò che viene ampiamente indotto e che quindi tutti fanno. Io non decido di non andare da McDonald’s perché vanno tutti, ma perché McDonald’s rappresenta la distruzione del tessuto economico nazionale, rappresenta una subcultura culinaria con cui non voglio avere a che fare e, soprattutto, di cui nessuno ha bisogno, anzi; il bisogno di andarci viene indotto. I

IL GENERE DEL PROBLEMA di Davide Fucci

  La protesta femminista è delegittimata? Dal momento in cui c'è il riconoscimento dell'uguaglianza de lege il problema si sposta sul terreno dell'uguaglianza sociale, e si incontra con tutti gli altri determinati dall'inadempienza o incompetenza dello Stato nel rendere fattuali i diritti tutelati dalla Carta Costituzionale. Mettiamo caso che le Costituzioni di ogni Popolo siano una coperta: lo spazio che lasciano scoperto, quando si sovrappongono al "corpo" sociale, è quello in cui i diritti della Carta non vengono secolarizzati.  Consideriamo i professori; quanti sono quelli che sono sullo scranno per merito (o soltanto per merito) e non (anche) per nepotismo? La Carta forse non tutela soltanto il merito?Oppure: quanti sono, uomini e donne, che hanno perso tutte le proprie sostanze perché la Repubblica non ha garantito il loro risparmio com'è scritto? Ad summam, non è rispettato neppure il principio fondamentale dell'uguaglianza sociale, dal moment