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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

COMUNISTI, ULTIMA CHIAMATA di Moreno Pasquinelli

  «Quando senti suonare la campana non chiederti per chi suona. Essa suona anche per te». Ernest Hemingway Con lo spauracchio della pandemia il governo Draghi ha prolungato lo Stato d’emergenza e, col cosiddetto “green pass”, ha reso  de facto  obbligatoria la vaccinazione di massa. Con una fava due piccioni: si istituisce uno strumento politico di controllo e discriminazione sociale facendo così compiere un salto di qualità all’inveramento di un orwelliano Stato di polizia. Guai a chi nega che qui ci sia un  salto di qualità . Dicemmo, l’anno scorso, che entravamo in un territorio inquietante e sconosciuto. Ora i timori più terribili iniziano a prendere forma. Che il “green pass” sia un diabolico strumento di discriminazione sociale lo dicono quelli stessi che lo hanno concepito.  Draghi docet : “Chi non si vaccina porta la morte”. Chi rifiuterà di diventare cavia di pseudo-vaccini sperimentale; chi non metterà il suo corpo a disposizione del governo; chi intende disobbedire al comand

CONTRO LA GENERAZIONE NICHILISTA di Billy Piorrea

Mi rivolgo soprattutto a quelli della mia età e generazione, noi abbiamo il potere di cambiare le cose in futuro, abbiamo la responsabilità di farlo. Per troppo tempo ci siamo disinteressati della vita sociale, per troppo tempo abbiamo pensato solo al nostro personalissimo tornaconto e ci siamo adagiati su comodità illusorie che semplificano la vita e allo stesso tempo la distruggono. Mi rivolgo alla mia generazione, la generazione social e xanax dipendente.  Continuiamo pure a comprare online su amazon, a guardare netflix a sostenere x factor e la serie A, cintinuamo cosi. Un giorno quando usciremo per strada e ci accorgeremo di essere soli perché tutti i locali sono chiusi forse ci renderemo conto del mondo che stiamo criminalmente creando, tutti noi, nessuno escluso. Quando le scuole e le università diventeranno centri militari di formazione, quando gli ospedali saranno luoghi di morte invece che di cura, quando nessun bar sarà più aperto, quando nessuna musica dal vivo sarà più suo

MANIFESTO CONTRO IL TRANSUMANESIMO di Johannes Hoff, Sarah Spiekermann, Georg Franck, Charles Ess, Peter Hampson, Mark Coeckelbergh*

  I l culto del transumanesimo perseguita l’Europa e il resto del nostro pianeta. I suoi sacerdoti e famigli vivono in alcuni dei più importanti laboratori di ricerca, università, grandi corporazioni e istituzioni politiche. Il transumanesimo è una prospettiva negativa sulla natura umana, unita a una visione tecnico-scientifica che immagina il “come” dovremmo migliorare. Questa prospettiva è sostenuta da una credenza superstiziosa nella scienza come salvifica tout court e da un astratto disprezzo per la nostra natura umana: la nostra fragilità, la nostra mortalità, la nostra senzienza, la nostra auto-consapevolezza e il nostro senso incarnato di “chi” siamo (distinto da ‘cosa’ siamo). I transumanisti coniugano l’emotività con l’irrazionalità, il potenziale dormiente con la stupidità e la disabilità con la discrepanza. E come risultato di questo confuso approccio promuovono e spingono verso un futuro che ciecamente annuncia reti onnipresenti, geneticamente ottimizzate, guidate da comput

RIFLESSIONI SUL CONFORMISMO - PARTE SECONDA di Giacomo Fontanari

  Nello scorso articolo ( clicca qui ) ho analizzato le peculiarità del sistema a noi contemporaneo che inducono a tutta una serie di comportamenti omogenei nella popolazione, in questo articolo vorrei invece riportare una riflessione di Pasolini comparandola con la realtà di oggi.   Pasolini portò molte argomentazione sul motivo per cui i cosiddetti medium di massa generano dei comportamenti omogeneizzanti. Secondo Pasolini i media tendono alla mercificazione e all’alienazione dell’individuo, oggigiorno il motivo per andare a scuola non è più lo sviluppo della persona, l’arricchimento culturale e l’acquisizione di un forte senso critico, bensì l’acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro. Il messaggio che viene dato allo studente dal basso (forse inconsciamente) è quello di acquisire più competenze tecnico-professionali possibili in modo da poterle spendere nel mercato del lavoro, di fatto si costruisce il prodotto-studente per poi poterlo vendere al prezzo mag