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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

VACCINI, BREVETTI, PROFITTI: UN DISEQUILIBRIO PERFETTO di Enrico Barone

  La questione vaccinale ha fatto sorgere numerose polemiche riguardanti diverse problematiche connesse alla produzione e distribuzione del farmaco, oltre ad alcune perplessità di carattere etico-giuridico sull’eventuale obbligatorietà di somministrazione dello stesso. La natura del problema è così ampia che non basterebbe una biblioteca intera per discuterne in modo approfondito. In questa sede ci si limita ad analizzare la scelta dell’Unione Europea di conferire ad alcune aziende l’autorizzazione alla produzione e le relative conseguenze in ambito economico-giuridico. La messa in commercio di un farmaco, infatti, è accompagnata alla contestuale copertura brevettuale dello stesso. È dunque necessario soffermarci sul significato che ricopre la concessione di un brevetto in capo ad un soggetto e sui costi sociali che determina tale copertura per poter capire appieno il guadagno (o la perdita) che ne deriva per la collettività. È bene tener presente fin da ora che un brevetto attribuisce

UNA BOMBA DI PROFONDITA' di Filippo Dellepiane

Se ho ammirato un’arma, quella è sempre stata la bomba di profondità: onesta, leale nello scontro con un nemico che non si vuole fare vedere.  Che cos’è una bomba di profondità? E’ un'arma di attacco ai sommergibili da parte delle navi di superficie, capace di scovare soprattutto gli U-boat tedeschi durante la seconda guerra mondiale, di far vibrare i fondali marini per ore e giorni. Come d’altronde venne già criticato nell’Orlando Furioso l’archibugio ( "Non volle nulla di tutto il bottino di guerra, se non quell'arma che abbiamo detto essere simile in tutto al fulmine -l'archibugio -. Non lo prese certo perché avesse intenzione di usarlo per difendersi, infatti giudicò sempre di animo vile affrontare un'impresa con un vantaggio. […] O maledetto e orribile ordigno, che fosti fabbricato nel fondo dell'inferno per mano del maligno Belzebù, che pensò di rovinare il mondo per te: ti ricaccio all'inferno da dove sei uscito" ), così ora faccio io con i sott

LA COMPAGNIA DELL'OMS di Roberto Cammarano

  Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il mondo della ricerca biomedica e quello del giornalismo, pur sembrando del tutto estranei l'uno all'altro, condividono un momento centrale e per entrambi assolutamente imprescindibile, ovvero la fase dell'indagine. Tuttavia, al contrario di quanto accade in ambito biomedico, in cui è possibile e necessaria un'oggettivazione basata sull'evidenza delle fonti da cui si attinge, nel giornalismo questo non è possibile. Provando infatti ad applicare una metodologia scientifica in ambito giornalistico, ci si ritrova spesso di fronte ad ostacoli difficilmente superabili  dovuti alla naturale tendenza delle notizie “reali” a diradarsi e modificarsi contestualmente alla loro diffusione, e l'unica strada percorribile è quella di elaborare un'ipotesi in base alle poche nozioni certe che si hanno. In questo articolo, alla "maniera giornalistica" si ragiona nel campo delle ipotesi, non delle certezze.   Cercando di esse

EGEMONIA E DOMINIO NELLA CRISI SANITARIA di Mario Merola

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'articolo dell'amico Mario Merola (PC) Circa dieci giorni fa Fabio Rampelli, braccio destro di Giorgia Meloni ed elemento di spicco di Fratelli d'Italia, si è lasciato andare ad uno sproloquio ripreso su “Il Secolo d'Italia”. Il vice presidente della Camera ha tuonato contro il Governo precedente e quello attuale, esprimendo un'aspra critica sulle misure di contenimento della pandemia fin qui adottate, definendo “disastrose le zone rosse, dannose per l'economia e per la salute: infatti rimangono assembramenti in luoghi pubblici, nelle metro, nei bus, nei supermercati”. E fin qui potremmo pure considerare ragionevole la critica di Rampelli, se non fosse che il diavolo si nasconde nei dettagli e in questo caso il dettaglio è la conclusione del ragionamento: il meloniano di ferro, crudo e puro difensore dell'ordine pubblico, richiede l'intervento dell'Esercito “nei luoghi di maggior assembramento, come metro, bus e l

RIPESCARE L'UMANESIMO di Simone Lodovici

Cari lettori e Care lettrici,  le   complessità   di   questo   momento   storico   ci   stanno   ponendo   innanzi   molteplici   cambiamenti, sfide e difficoltà di estrema   importanza. Perciò, è necessario ripensare e rielaborare la realtà che ci circonda, partendo dagli insegnamenti   e   dalle   conoscenze   che   la   Storia   ci   mette   a   disposizione,   perché   molto spesso,   il   passato   offre   delle   importanti   chiavi   di   lettura   per   interpretare   l'attualità. Inoltre, comprendere quali siano gli eventi che stanno agendo nel presente è di fondamentale importanza, perché essi conferiscono la possibilità di immaginare più nitidamente l'avvenire. Quindi, conoscere, anche solo a grandi linee, quali siano i fenomeni e le peculiarità delle ideologie che organizzano e governano il mondo, aiuta a comprendere quali siano gli effetti positivi e negativi che ne derivano. Nel caso odierno, per esempio, è giusto parlare di un mondo globalizzato che ha fatto con

IL LINGUAGGIO DEL POTERE di Enrico Barone

  Non ricordo di preciso quando ho iniziato ad interessarmi – in modo amatoriale, s’intende- alle modalità ed alle tecniche di comunicazione dei mass media, ed ai loro effetti sulla popolazione. Forse quando la mia professoressa di matematica del liceo mi disse che i giornalisti parlano tutti con lo stesso tono piatto ed asettico, forse quando a 18 anni lessi 1984 di Orwell, forse quando un amico mi disse di guardare i telegiornali silenziando l’audio e prestando attenzione solo alla mimica ed al linguaggio del corpo dei figuranti, forse quando viaggiando mi resi conto che il format dei telegiornali, i contenuti, le parole scelte e la regia sono pressoché gli stessi in tutte le parti del globo “civilizzato”, o forse ancora quando lessi Chomsky e le sue brillanti osservazioni sulle tecniche di comunicazione dei media e dei governatori. Probabilmente è stato un mix di tutte queste esperienze, più o meno consapevoli, che mi ha portato a riflettere a fondo sul significato della comunica

IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI - LA CADUTA DELLE ELITE E IL FUTURO DELL'OCCIDENTE di Hattori Hanzo

Da quando la crisi del Covid-19 ha sconvolto l’occidente e il mondo intero, la vita del cittadino medio è continuamente disturbata da un assordante rumore mediatico, incarnato da una pletora di esperti di vario titolo che sentenziano su come una persona normale debba o non debba comportarsi, su quali siano i comportamenti “virtuosi” e quali quelli “irresponsabili”. Non passa giorno senza che un epidemiologo, un virologo, un igienista o un biologo nutrizionista, ospite in una rete nazionale senza contraddittorio, ordini la chiusura di questo o quell’esercizio commerciale, ci dica quante volte possiamo andare a fare la spesa, di quanti metri possiamo allontanarci da casa per prendere aria o con chi e quanto spesso possiamo lasciarci andare ad un volgare e poco igienico coito. Per quanto grottesco possa apparire, la folle e schizofrenica gestione della pandemia affonda le sue radici in un processo iniziato in un lontano passato, agli albori dello stato moderno. Ma andiamo con ordine