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RUSSIA-EUROPA: UN LEGAME DIFFICILE -Seconda Parte - di Giacomo Fontanari

 


Nella prima parte abbiamo visto come i rapporti Germania - Russia siano osteggiati dall’Impero a stelle e strisce, il quale attraverso l’esaltazione e la distorsione della realtà di alcuni eventi (come nel caso Naval’nyj) mina a distruggere tale rapporto. (clicca qui per la prima parte).

Un campo di battaglia importante per lo scontro Russia - USA è da qualche anno l’Ucraina, di cui si è citato nella prima parte lo svantaggio economico e politico che otterrà con la costruzione del gasdotto Nord Stream 2 e con il conseguente indebolimento degli Stati Uniti - la cui relazione con l’Ucraina è fondamentale per ovvi motivi geopolitici. 

Nel 2014 nei due Oblast che formano il Donbass - Donetsk e Luhansk - ci furono dei referendum sull’indipendenza di queste due regioni. Vinse la scelta indipendentista delle due regioni a maggioranza russofona e quindi furono proclamate le due repubbliche indipendenti non riconosciute però dal mondo occidentale e ovviamente dall’Ucraina. Le due repubbliche sono entrate così nell’ala protettrice della Russia. Recentemente si è acuita la tensione fra Russia e Ucraina su quell’area e in Occidente abbiamo visto una quantità di propaganda antirussa abnorme. E qui abbiamo visto una colata piroclastica di giravolte del giornalismo occidentale. Gli esperti giornalisti della CNN (seguendo l’esempio del “giornalistissimo” Mentana a Capitol Hill con il lanciafiamme di Project X) hanno mostrato per mezzo mondo le cattivissime immagini dei carri armati russi entrare in Donbas, salvo poi constatare che quei carri armati sono ucraini. Questa è solo una banalità che però dimostra la verifica mancata delle notizie e delle immagini da parte delle emittenti televisive, ci sarebbe molto di cui parlare a riguardo, però questo è un altro argomento. 

Sempre parlando di quello che sta accadendo ultimamente, gli Stati Uniti stanno posizionando 40.000 truppe e 15.000 armamenti pesanti vicino ai confini russi e di conseguenza i russi stanno spostando le loro truppe verso il confine. La Russia ha dichiarato che in caso di attacco dell’Ucraina alle due repubbliche indipendenti, interverrà. É importante ricordare che su quasi 4 milioni di abitanti del Donbass, la stragrande maggioranza è di lingua russa, di cui 600.000 cittadini della Federazione Russa. La Russia ha quindi un motivo valido per l’ingresso in un eventuale conflitto (che sia condivisibile o meno è tutto un altro discorso), l’Ucraina vorrebbe invece preservare l’integrità territoriale e, diciamolo, cercare di provocare il passo falso della Russia, il bombardamento incontrollato da parte dei droni ucraini sui civili è palesemente un metodo per provocare. 

A livello strategico l’eventuale annessione del Donbas da parte della Russia comporterebbe un grande svantaggio, quasi una palla al piede per la Russia nello scontro geopolitico tra quest’ultima e gli Stati Uniti, perché in quel caso si replicherebbe la lagna mediatica occidentale delle minoranze oppresse solo nei confronti dei nemici, perché le minoranze (questa volta veramente oppresse) all’interno degli stati amici diventano magicamente dei terroristi, Israele docet. Se poi la Russia avesse voluto fare il cosiddetto ribaltone in Ucraina, non avrebbe sicuramente annesso la Crimea, anzi avrebbe finanziato dei gruppi indipendentisti, così da mettere a ferro e fuoco quelle regioni, questo non è sicuramente il piano di Mosca e le evidenze lo dimostrano. 

Anche i rapporti Italia - Russia sono nel mirino statunitense, il recente caso del militare da 4 soldi (anzi 5.000) pagato dai russi è palesemente parte del gioco americano. Il Capitano Biot venne trovato, dopo mesi di pedinaggio, mentre scambiava dei documenti moderatamente riservati con un diplomatico russo. Il giorno seguente venne pubblicata un’intervista della moglie sul Corriere della sera con un titolo a dir poco ridicolo: Walter Biot arrestato per spionaggio, la moglie Claudia Carbonara: «Il mutuo, 4 figli e 4 cani: era disperato per i pagamenti». In questo articolo la moglie dipinse il marito come una sorta di capitano proletario, “non campavamo più con il suo stipendio di 3.000€ al mese”, questa più che essere una dichiarazione è un’infelice battuta alla faccia delle famiglie con bambini che tirano avanti a stenti con 500€ al mese. Non ho mai letto un articolo più ridicolo di questo. La cosa più ridicola è che poi il capitano si è venduto per 5.000€, cioè ma che razza di spia vende per quella cifra dei documenti “top secretissimi” della NATO. Questo caso si verifica esattamente nel periodo in cui i rapporti Washington - Mosca sono al minimo storico dalla fine della guerra fredda, ma che strana coincidenza! L’erudito Ministro degli Esteri si è affrettato subito a dichiarare l’accaduto come un “maligno e destabilizzante” attacco di Mosca, tagliando poi anche i timidi rapporti che aveva costruito con Pechino, buttandosi così di fatto in braccio a mamma NATO. 

Qui si può anche notare come l’Italia all’interno del feto di conflitto Germania - USA, stia leggermente tendendo allo schieramento con l’Impero americano. É prematuro affermare che l’Italia si schiererà con gli Stati Uniti o con la Germania, anche perché i paesi della NATO hanno delle forti convergenze di interessi economici, le relative classi dominanti hanno interessi in più paesi all’interno del blocco occidentale e quindi i finanziatori dei vari partiti non hanno ora interesse nel dividere il blocco in due. Negli Stati Uniti, però, le classi dominanti utilizzano ancora la retorica da guerra fredda dei cattivi sovietici che mangiano bambini e uccidono poveracci a caso, in Germania si ha fretta, invece, di utilizzare il potere contrattuale in quanto paese leader della UE, nei confronti dei paesi terzi alla NATO e un sostanziale riconoscimento di superpotenza. Prima o poi gli interessi economici inizieranno lentamente a divergere tra i due paesi NATO ed uno scontro, anche solo diplomatico, non è da escludere.

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