Cari lettori e Care lettrici,
ogni giorno la nostra percezione ed il nostro pensiero nei confronti del mondo che ci circonda viene plasmato di continuo, e la comunicazione - l'atto di trasmettere un'informazione - è il momento preciso in cui tutto questo accade.
Questa è una tematica che ha sempre
affascinato ed incuriosito molte persone e, nel corso del tempo, molto si è
scritto di queste tematiche: in questa sede mi limiterò a riflettere
sull'essenza della comunicazione verbale, evidenziando come il potere delle
parole influisca sulle nostre vite molto
più di quanto si è soliti pensare.
Un punto di partenza fondamentale per poter
sviluppare un ragionamento più organico è quello di evidenziare come il
processo comunicativo non è un qualcosa che "semplicemente accade" ma
è il momento esatto in cui tutti noi siamo chiamati a rilevare, riconoscere,
comprendere e conoscere gli eventi che influiscono nel mondo circostante.
A questo proposito è doveroso specificare il
ruolo delle parole, perché la loro importanza è tutt'altro che marginale; infatti esse ricoprono un ruolo centrale nella comunicazione perché è dalle loro
combinazioni che si generano e si sviluppano le conoscenze, le idee e le
rappresentazioni dalle quali si originano le norme comportamentali ed i
principi ideologici che attribuiscono significato ed importanza ai concetti,
alle tradizioni ed alle identità che formano un nucleo sociale.
Detto altrimenti: le parole ci conferiscono
sia il potere di esercitare un "controllo intellettuale" sulla realtà
sia la capacità di generare ed indirizzare atteggiamenti che andranno a formare
le identità individuali, collettive e politiche.
Pertanto, avere contezza dell'immenso valore
che ogni parola possiede è il primo passo per comprendere come questo immenso
patrimonio possa essere usato sia a favore del nostro benessere che a discapito
dei nostri interessi, in quanto numerosi studi, redatti specialmente negli
ultimi decenni, hanno mostrato come le persone siano facilmente suggestionabili
; infatti tanto la retorica politica odierna quanto i media di massa sfruttano in maniera incondizionata tecniche di persuasione e manipolazione per
creare narrazioni convincenti e propaganda, finalizzate per indirizzare e
controllare sia le scelte degli individui sia il consenso dell'opinione pubblica.
Per avere un'idea molto più ampia di come si
possa guidare l'opinione pubblica è necessario menzionare la finestra di
Overton: uno schema di comunicazione - persuasione basato su sei livelli che è
molto utile per inquadrare la visione che l'opinione pubblica possiede della
realtà :
- Inconcepibile: ossia
una realtà impensabile.
- Estrema: realtà
vietata ma con delle eccezione.
- Accettabile
- Ragionevole
- Diffusa
- Legalizzata
Ovviamente, la finestra di Overton fornisce
solo una concezione panoramica delle idee che l'opinione pubblica possiede, e tuttavia è un punto di riferimento particolarmente importante per
gli "addetti ai lavori" perché offre una chiave di lettura importante
per capire come indirizzare l'informazione ed il pensiero verso il livello
"giusto" , così da raggiungere il consenso tanto auspicato; a questo
proposito è doveroso ricordare l' emblematica spiegazione che ci fornisce
Enrico Barone nel suo articolo Il linguaggio del potere in merito a ciò -"[...] informare è
controllare, indottrinare è controllare… nessun fatto può essere raccontato
senza essere minimamente distorto non esistono versioni oggettive di un evento
e, pertanto, qualsiasi tentativo di rappresentarlo crea una nuova realtà che
segrega dall'evento stesso [...]" -.
Perciò, gli eventi che permeano la realtà sono
frutto di interpretazioni che, se
sostenute da meccanismi persuasivi e manipolatori, creano realtà
distorte e dannose che diffondono confusione ed incertezza rinforzate da dogmi
che ne moltiplicano a dismisura i danni.
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