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SAPERE E' POTERE di Simone Lodovici

 

Cari lettori e Care lettrici, In questi ultimi tempi si stanno palesando i disagi di un intero Paese, derivanti dalle scelte, efficaci o meno, varate per contrastare ed arginare i disagi causati dalla pandemia del Covid-19. 

Pertanto il presente appare, sempre di più, un "luogo" in cui la confusione e l'incertezza regnano sovrane dove niente è promesso, o perlomeno garantito. Tuttavia, quando si parla di questioni così rilevanti, è doveroso avere opinioni fondate su dati di fatto che possano aiutare a fornire un'idea panoramica sulla situazione corrente: un primo dato che fornirò in questa sede prende come punto di riferimento quanto riportato da Fabrizio Maronta, responsabile delle relazioni internazionali di Limes (rivista italiana di geopolitica) , che nel suo articolo, Il piano è rifare lo Stato, spiega: << A inizio marzo l'Istat certifica: i poveri in Italia sono 5,6 milioni, un milione in più del 2019[...] le fasce più colpite sono (a decrescere) :35-64 anni(soprattutto 35-50) 18-34 anni e minori. >> 

Il secondo presupposto, sul quale pongo le basi del mio ragionamento, prende in considerazione quanto esposto dall'economista Ilaria Bifarini nel suo libro Il Grande Reset, facendo riferimento agli effetti psicologici dell'isolamento: <Durante il periodo di lockdown, i referenti del servizio di emergenza dedicato all'infanzia di Telefono Azzurro hanno riportato un aumento del 40% delle chiamate dei ragazzi che hanno raccontato di aver avuto pensieri suicidi o che hanno compiuto atti di autolesionismo… " e poi: "Le categorie più vulnerabili sono state abbandonate alla loro disperazione e i casi di disagio ed emarginazione sociale si sono aggravati, con un ricorso massiccio all'utilizzo di alcol e droghe e un'impennata di acquisti di psicofarmaci contro ansia e depressione… ">.

 Questi precisazioni, seppur siano state esposte da persone molto esperte e competenti, possono fornire solo un quadro panoramico delle circostanze createsi con la pandemia, ma si può molto facilmente trarre una conclusione tanto semplice quanto spietata: molte persone vedono compromesso il loro futuro, così come i loro progetti di vita. Ma facciamo chiarezza anche su quest'ultimo punto; parafrasando il grande scienziato e filosofo Albert Einstein, l'unica cosa che si può sapere del futuro è che esso sarà diverso dal presente, ma una cosa c'è da specificare:<< Il modo migliore per prevedere il futuro è quello di crearlo. >>

In molti a questo punto potrebbero storcere il naso perché a primo impatto "creare il futuro" sembra non solo roba fantascientifica, ma addirittura impossibile. Tuttavia visto sotto un altro punto di vista, creare il futuro è possibile, eccome. Intendiamoci, questo non vuol dire utilizzare una macchina del tempo per cambiare il corso degli eventi, per quanto mi riguarda questo è un pensiero fantascientifico, ma significa utilizzare storie e narrazioni che indirizzino il corso degli eventi verso obiettivi voluti da persone, o gruppi di persone che, parafrasando, questa volta, il grande scrittore angloindiano George Orwell possano:<< Controllare il presente per manipolare il passato e, di conseguenza, creare visioni per il futuro sperato. >> .

Capire chi "controlla" il presente è la chiave di analisi fondamentale per comprendere gli eventi in corso e che ha, di conseguenza, le capacità e le possibilità di decidere sulle questioni importanti che influiscono sulle nostre vite. Quest'ultimo punto è di fondamentale importanza per comprendere il nucleo di questo ragionamento perché entra in gioco la relazione che intercorre fra il Potere ed il Sapere. Il Potere è un concetto che ha caratterizzato in maniera decisiva il funzionamento delle comunità e delle società che si sono susseguite nel corso delle epoche e che può essere definito come: << La capacità di imporre la propria volontà su un individuo o su un grande numero di persone. >> 

Questa definizione, seppur non sia completamente esaustiva, rende implicita la correlazione, quasi naturale, oserei dire, che intercorre fra Sapere e Potere. Che la conoscenza, quindi il Sapere, sia una cosa importante non è un segreto per nessuno, ma come tutto ciò possa servire per capire e mantenere il Potere è una concezione che diventa ovvia solo se ci si ragiona in merito,  perchè pensare che il Potere sia un qualcosa che venga concesso è assurdo; infatti sono molte le persone che lottano anche solo per averne un briciolo, ed ottenere il beneamato consenso da coloro che detengono il vero Potere, rende felice anche il più ambizioso degli uomini, perché possedere, o anche solo pensare di avere le capacità, nonché la responsabilità di influire sugli eventi, ripaga di tutto. In questo contesto è utile immaginarsi Il Potere come un qualcosa di reticolare, che attraversa ciascuno di NOI in maniera incondizionata e che, seguendo i pensieri di diversi intellettuali, abbia la capacità di essere "decifrato" e conosciuto sia con l'intuito che con lo studio, ovvero con il Sapere. 

Pertanto, la correlazione che sussiste fra Sapere e Potere è importantissima per comprendere gli eventi del presente, comprendendo in primo luogo chi detiene abbastanza capacità, responsabilità e consenso per organizzare e modificare il corso degli eventi, decidendo su ciò che è giusto fare o non fare: ovviamente tenendo presente che colui, o coloro che detengono la capacità di decidere,possiedono, in linea teorica, anche Sapere teorico necessario per poter essere concretizzato in azione. Questo, Cari lettori e Care lettrici è anche la base di una Democrazia forte e rispettata dove il Potere del Popolo è fondato sul Sapere della sua Storia e della sua Cultura,in quanto ogni persona che appartiene ad una società trova gli strumenti per governare lo Stato, che gli appartiene di diritto, nel Sapere conservato e custodito nelle opere dei grandi nomi del passato:uno dei molteplici obiettivi è quello di concepire e sviluppare risorse che possano tutelare il legame con le grandi tradizioni del passato ed infondere, nel contempo, una visione positiva del futuro. Il Sapere è ciò conferisce il Potere generare e creare idee innovative ed un pensiero alternativo che, come esposto in Ripensare l'Umanesimo, possa:<<[...] trasformare i vincoli attuali in una opportunità antropologica e politica incentrata sulla valorizzazione delle culture e delle persone [...] >> .

Concludendo sempre parafrasando George Orwell, possiamo dire che il rapporto che sussiste fra Sapere e Potere, ci dà la possibilità di::<< conoscere e il presente per tutelare il passato con lo scopo di elaborare e sviluppare visioni ottimali per il futuro, rendendo così, ciò che è oggigiorno fantasticamente impossibile in magicamente inevitabile. >> 

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