Cari lettori e Care lettrici,
Un segnale particolarmente positivo è che
molte persone hanno intuitivamente riconosciuto che molte vicende, strettamente
intrecciate con la realizzazione di questa *nuova normalità", siano ancora
da chiarire ed approfondire, perché paradossali e contraddittorie già nella
loro essenza.
Tuttavia, seppur siano in molti ad aver notato
un'incoerenza abissale fra le parole pronunciate, le statistiche redatte e le
azioni compiute, la narrazione dominante continua a funzionare nel suo
complesso , anche perché nel frattempo sono stati impiegati degli strumenti e
delle norme funzionali al mantenimento ed al potenziamento del sistema
dominante, di cui molto è stato scritto in questi mesi di attività sul blog di
Prima Linea.
L' evoluzione di questi eventi segue delle logiche complesse che hanno sempre
posto studiosi di svariate discipline nella difficile impresa di comprendere il
manifestarsi di certe dinamiche; come facilmente intuibile sono tantissime le
risposte che si sono date, e molti i punti di partenza che si sono presi in
considerazione.
In questa sede mi limiterò ad esporre quello
che è sicuramente uno dei più interessanti, perché fornisce un'idea panoramica
ma allo stesso tempo esaustiva : la "Triune Brain".
Questa ipotesi, chiamata anche "teoria
dei tre cervelli" , è stata avanzata dal neurologo Paul MacLean negli anni
Settanta e anche se nel corso del tempo è stata rivista e modernizzata ,
l'assunto di fondo non è cambiato:il cervello umano funziona con tempi e
sequenze differenti.
Questa teoria innovativa vede il cervello
umano suddiviso in tre parti:
●
Cervello rettile : è la parte più antica e
sostanzialmente è legata all'inconscio perché questa è la sede degli istinti
primari, per esempio quello di sopravvivenza e di attacco - fuga.
●
Sistema limbico : è legato al preconscio ed è
sia la sede dei desideri che delle emozioni, ed è designato sia alla
comunicazione che agli affetti.
●
Neocorteccia: è la parte più moderna e
corrisponde al ragionamento logico-razionale.
Detto ancora più semplicemente :Il cervello
"rettiliano" è la parte del nostro cervello che è affascinato dalle
promesse(anche quelle insensate), dalle visioni, e dai leader perché assicurano
protezione e sicurezza;
Il Sistema Limbico, invece, è particolarmente
affascinato da storie, narrazioni e messaggi che esaltano valori universali
perché coinvolgono emotivamente ;
Infine la Neocorteccia è quella parte di noi
affascinata da numeri, statistiche e frasi bilanciate ma anche la stessa dove,
per via del grande sovraccarico cognitivo, si formano i bias cognitivi, ovvero
quelle "scorciatoie mentali" condizionate da concetti non
necessariamente collegati su base logica,il che porta ad una valutazione
distorta della realtà.
Una delle tante conclusioni che si possono
trarre da questa questa brevissima analisi dell'ipotesi di P. MacLean è che
l'essere umano è affascinante nella sua complessità, ma è anche limitato da una
razionalità ricca di difetti i cui danni si possono "arginare"
mediante una conoscenza, anche solo panoramica, dei nostri pregi e dei nostri
difetti.
Viviamo in una società che da sempre veicola conoscenza
e cultura per educare ed informare attraverso criteri, regole e norme
dell'agire e del pensare, ma che allo stesso tempo utilizza la stessa cultura e
le stesse conoscenze a scopi manipolativi e di controllo.
Avere un'idea di se stessi, come insegnano i
grandi maestri che ci hanno preceduto, aiuta ad elevare i nostri pregi e a
conoscere i nostri difetti, evitando di cadere vittima di falsi leader,
narrazioni pericolose e ragionamenti contraddittori che, troppo spesso, vincono
contro la logica degli eventi ed il pensiero ponderato.
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